martedì 28 settembre 2010

Fare un Videogioco: Survival Horror

In questo post parlerò dei Survival Horror, uno dei generi più amati dei videogiochi, e darò consiglio su come farne uno.
Genere

Il survival horror è nato nel 1993 con Alone in the Dark, ma è stato portato al successo nel 1996 con Resident Evil. Il nome parla chiaro: in questi giochi lo scopo è sopravvivere all'orrore. Aberrazioni, abomini, demoni e fantasmi faranno di tutto per uccidere il giocatore, che dovrà far il possibile per rimanere in vita. In tempi più moderni il genere si è spostato dall'essere più avventuroso (i già citati Resident Evil e Alone in the dark, ma anche Silent Hill) al puntare più sull'azione orripilante(come Dead Space o gli ultimi Resident Evil) e meno sulla tensione. Personalmente parlando, preferivo la vecchia linea di pensiero, ma tantè!

Grafica

La grafica del survival horror deve essere realistica per ovvi motivi, tuttavia c'è molta più libertà sullo stile di quello che si può pensare. I primi Resident evil e lo stesso Alone in the dark avevano i fondali prerenderizzati e i personaggi renderizzati in 3D. In poche parole, tutto il mondo di gioco era costituito da immagini statiche prese da diverse angolature che davano l'illusione di un unico mondo 3D, mentre i personaggi ed i mostri erano modelli poligonali

Ecco il primo Alone in the Dark. La grafica primitiva fa risaltare molto la differenza tra i modelli 3D e gli sfondi 2D, ma se prendiamo qualcosa di più moderno. . .





Come il remake del 2002 del primo Resident Evil, si capisce che questo effetto, specie se usato su macchine potenti, può dare ultrarealismo a basso consumo di risorse, oltre che inquadrature che aiutavano di molto ad aumentare la tensione del giocatore (non si poteva vedere che cos'era la cosa che ringhiava dietro l'angolo senza avvicinarsi...). Tuttavia questo stile è (purtroppo) caduto in disuso sia per via del controllo del personaggio spesso obsoleto e difficile da usare, sia per via della potenza sempre crescente degli hardware, che permettevano un rendering di un mondo completamente in 3D. Cosa che è ormai divenuto uno standard in tutti i giochi. A questo punto ci si può porre la domanda: meglio la prima persona o la terza persona?

La prima persona è sicuramente una scelta molto adatta a questo genere, in quanto permette al giocatore di "entrare" lui stesso nel gioco. L'empatia sarà molto più forte e il terrore, se il gioco è strutturato bene, può essere tantissimo. Ecco un ottimo esempio di un gioco survival horror in prima persona



Mi rifarò a questo gioco nei prossimi paragrafi, quindi tenete ben presente questo trailer. Quindi abbiam detto che la prima persona è ottima, ma anche la terza persona, se gestita bene, è una buona idea. In effetti quasi tutti i survival horror sono in terza (o anche seconda) persona, e lì entra in gioco il fattore trama, di cui parlerò più avanti


Survival horror 2D
Sebbene rari, i survival horror con grafica 2D sono fattibili. Personalmente parlando, io ho sviluppato in Game Maker un gioco survival horror in grafica isometrica. Non l'ho mai terminato, ma una volta terminato l'engine Fortress Brest mi dedicherò allo sviluppo di un gioco molto simile. Informazioni sul mio survival horror isometrico

Gameplay


I survival horror, specie i primi, sono in realtà un sottogenere dei giochi d'avventura. L'enfasi non è sull'uccidere i mostri, ma è sul sopravvivere e sul risolvere enigmi. E' preferibile risparmiare munizioni (sempre se ce ne siano) ed evitare la lotta il più possibile, ed è per questo che molti addirittura non danno armi al protagonista, come ad esempio Amnesia (il gioco del trailer). Se si sente che il mostro è vicino, infatti, in quel gioco ci si deve nascondere nel buio o in un armadio e aspettare che se ne vada, aumentando di molto la tensione e il terrore. Inoltre si possono implementare particolari meccaniche, come la sanità mentale o la paura, che possono essere utili al gameplay. Più si diventa pazzi (od impauriti) più è probabile che i mostri avranno la meglio sul giocatore: il personaggio avrà delle allucinazioni che lo confonderanno, magari degli attacchi di cuore... le scelte sono limitate solo dalla fantasia.

Tuttavia ora questo genere attraversa una fase più action. Orde e orde di ripugnanti mostri urlanti si buttano addosso a noi, nel tentativo di farci fuori nelle maniere più brutali. Al giocatore il compito di tirarli giù come birilli. Gli enigmi sono pochi e spesso semplici, e il terrore cede il passo allo spavento per pochi secondi o più spesso alla mancanza di tempo per decidere una strategia vera. Il primo che ebbe questo cambiamento fu l'eccellente Resident Evil 4, che ebbe un ottimo successo di pubblico e critica: i nemici non erano decadenti zombie, ma terribili umani infettati che erano intelligenti e letali(usavano scale per raggiungere il giocatore, sfondavano porte...). Poi però tutto questo venne esacerbato e ora sono diventati action a sfondo horror. Una buona via di mezzo tra il survival classico e odierno, con ettolitri di sangue in più, si può trovare in Dead Space. Questi giochi infatti fanno spesso del loro punto di forza il lato ripugnante ed orripilante delle cose, e addirittura danno al giocatore l'opportunità di far morire il protagonista in decine e decine di modi diversi.

Farne uno
Fare un survival horror è abbastanza difficile. Non richiede particolari programmi (Game Maker o editor di giochi non specifici vanno benissimo, oltre che la cara vecchia programmazione). Tuttavia necessita molto lavoro di progettazione, considerando che bisogna creare:
  • Una trama credibile
  • Nemici e/o situazioni terrificanti
  • Enigmi e/o armi
  • L'atmosfera giusta per ispirare orrore e paura
  • Grafica il più realistica possibile (sia 2D che 3D)
  • Evitare squilibri del gameplay (personaggio troppo debole/forte contro i nemici o viceversa)
  • Evitare troppe ripetizioni (incontrare sempre gli stessi mostri dopo un pò fa scemare la paura)
Benchè ogni gioco richieda una lunga fase di progettazione, i survival horror hanno bisogno anche di fantasia ed immaginazione. Per quanto tu sia bravo a creare giochi, se fai il solito gioco in cui devi sopravvivere alla solita casa infestata dai soliti zombie, senza idee veramente innovative, non spaventerai a morte nessuno, al massimo li farai annoiare a morte! Per il resto non c'è molto da aggiungere. Personalmente tenterò di fare il mio gioco più originale possibile, in modo da poter cogliere di sorpresa (e spaventare) il giocatore.

Spero che questo post sia stato utile! Commentate pure se vi è piaciuto o trovate cose da migliorare ;)

3 commenti:

  1. gia sto proggettando il mio
    nome:dark league
    trama:il mio nome è alex wood.......credo sia questo.....non riesco a ricordare più niente.....
    mi sono risvegliato in questo studio psichiatrico.
    ora...ora devo trovare il modo di uscire.
    di notte sento strani rumori,dio non capisco più niente.
    ora basta chiacchiere andiamo.
    la mia eta:10 anni
    fine gioco prevista per il:2012\2013

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  2. si possono creare videogiochi di sopravvivenza gestionale tipo " 60 seconds " ? Se si, con quale software ?

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